La Sagra delle Castagne e dei Prodotti Tipici di Cave

 

 

Sagra delle Castagne e dei Prodotti Tipici Locali

 

Località Cave (Roma)

 

Data Sabato e domenica dell’ultima settimana di ottobre

 

La sagra

Istituzionalizzata dal 1935, è una delle più antiche del Lazio. Manifestazioni di vario genere la arricchiscono, tra stand enogastronomici di buon richiamo per i palati anche fini.

Sagre collegate di cui c’è scheda: Sagra della Mosciarella, Capranica Prenestina (RM).

 

Cenni storici e geografici

Nel 267 a.C. i Romani vinsero i Volsci e gli Ernici, in località ora Campo di Cave. Fu gestita dalla città di Preneste. Vi si aprirono importanti cave ricche di tufo e pozzolana, da cui la città trae il nome. Dalla fine del XI sec fu dei Colonna (sempre in lite contro il papato); da inizio XIII si sviluppò con gli Annibaldi, che diedero Statuti nel 1296 e nel 1307 (quest’ultimo regolava tra l’altro la vendita di castagne ai Romani). Tornò ai Colonna nel XV, con guerre collegate. Nel 1557 vi si stipulò l’importante “Trattato di Pace di Cave” tra mandati di Filippo II di Spagna e papa Paolo IV. Cave è a 399 m s.l.m. Su 17,75 kmq sono 9500 Cavensi. Cave fa parte della XI Comunità Montana del Lazio, dei Castelli Romani e Prenestini (sede in Rocca Priora).

 

Cosa c’è da vedere

-     Palazzo Mattei (costruito sulle mura antiche del Castello, è del XVIII sec)

-     Palazzo Leoncelli (della fine del XV)

-     Chiesa di S. Bartolomeo (XVII sec, con chiostro bellissimo)

-     Santuario di Madonna del Campo, Patrona (costruita nel XVII sec, là dove fu trovato un affresco di Madonna con Bambino, forse bizantino)

-     Santuario di S. Lorenzo Martire, altro Patrono (del X)

-     S. Maria in Plateis (sono le piazzole militari medievali di difesa)

-     Collegiata di S. Maria Assunta (del XVII e XVIII, con monumentale portale in bronzo di Lorenzo Ferri)

-     Oratorio di S. Antonio Abate. Conventino di S. Maria del Monte o del Corvo (piccolo monastero del XII, addossato a metà montagna)

-     Museo della Civiltà Contadina (ricco di oggetti ricchi e poveri e di riferimenti, relativi a contesti agricoli, sociali, culturali diversi)

-     Escursioni varie, naturalistiche e culturali.

 

Principali manifestazioni

-     Venerdì santo: Rievocazione del Golgota (processione e quadri viventi in costumi d’epoca)

-     27 aprile: Festa patronale della Madonna del Campo

-     Giugno: Corpus Domini (con infiorata)

-     Luglio: Festa di S. Anatolia (con saltarelli e musica popolare) Ultima settimana di luglio: Festa del S. Cuore (con Sagra dei “gnocchi a coa de soreca”)

-     9 e 10 agosto: Festa Patronale di S. Lorenzo (assai importante per la città)

-     14 e 15 agosto: Festa del Salvatore e dell’Assunta (con macchina processionale portata a spalla)

-     25 – 28 agosto: Festa di S. Bartolomeo

-     13 e 14 settembre: Rievocazione storica del Trattato di Pace di Cave (con sbandieratori, Corteo storico in costumi rinascimentali, palio e gare varie).

 

La coltura nel territorio

Sui Monti Prenestini, la castanicoltura da frutto è una risorsa antica, che tuttora può giocare un ruolo economico importante. E’ diffusa soprattutto nei comuni di Rocca di Cave, Cave, Capranica Prenestina e Palestrina, ed occupa nell’insieme circa 200 ha, in massima parte degradati. All’incontrollato abbattimento dei vecchi impianti negli anni ’50, si è sostituita una castanicoltura meno regolare ma più razionale, di cui Cave è trainante (con importante contributo dell’Amministrazione Comunale). Gli impianti più recenti sono a distanze relativamente ravvicinate, con fertilizzazione minerale e lavorazione del terreno; al tradizionale innesto a zufolo si sono affiancati l’innesto a spacco ma soprattutto quello a spacco pieno, che permette di meglio contenere i danni del cancro della corteccia sugli innesti; è applicata la potatura di allevamento a vaso sino al terzo anno, poi diradata per lasciare l’albero alla forma aperta naturale. A meno di 4 km in linea d’aria (ma 10 km di carrozzabile) si sale a Nord sino a Rocca di Cave, che è nello stesso invaso e che nei secoli ha condiviso con Cave molte scelte agronomiche relative al castagno, varietà comprese.

 

Le varietà

A Cave prevale di gran lunga il locale ‘Marrone’, ecotipo di marrone casentinese molto valido per pezzatura, pelabilità, bassa percentuale di semi doppi (2,4%), bontà organolettica e tecnologica della polpa; all’ecotipo del passato, per molti versi simile al Marrone viterbese, si sta affiancando con i nuovi innesti il Marrone di Segni, che ha uno specifico suo canale di collocazione industriale e perciò assicura buona redditività.

 

Utilizzazione della frutta

Il raccolto di Cave viene destinato in gran parte all’utilizzo sui mercati locali come fresco per il consumo diretto (caldarroste, bollite, cucina familiare) applicando anche, spesso, la curatura in azienda venditrice; una piccola quota viene lavorata in stabilimenti esterni alla zona di produzione. Elaborazioni artigianali di vario tipo sono state saggiate, con risultati differenti.

 

Altra gastronomia

Tipicità tradizionali di Cave non risultano. Però sono locali gli “gnocchetti a coda di sorca”, nei quali l’impasto di farina e acqua è tirato a spessore di un dito magro, poi tagliato a circa 10 cm; si condiscono con sugo di pomodoro, o di broccoletti, o di altre verdure.

 

Altre notizie

Curiosità

Dallo Statuto degli Annibaldi del 1296: “Su ogni soma di qualsiasi biade, castagne e noci, che sarà estratta da Cave e portata o mandata a vendere, la Curia abbia tre denari...”

Dallo Statuto degli Annibaldi del 1307: “Chiunque sarà trovato a raccogliere castagne o noci nell’intergo della Curia, di giorno o di notte, paghi alla Curia per pena tre soldi...”

Lo Statuto dei Colonna del ‘500 va in dettaglio sulle pene a chi ruba o danneggia i frutti, ma anche a chi ruba il legno di castagno. Tra le tante prescrizioni: “Che a nessuno sia lecito andare a ruspare e raccogliere le castagne fin quando non siano state totalmente raccolte e gramolate dai padroni, alla pena di soldi dieci...”.

 

Per saperne di più

-     Mariani U.: Lo Statuto di Cave del secolo decimosesto.

-     Onorati V.: Le castagne e i castagneti di Cave e dei Monti Prenestini. Città di Cave, 24 ottobre 1999.

-     Associazione Nazionale Città del Castagno: Guida alle Città del Castagno, Cento città da cogliere in castagna: storia, gastronomia, eventi. 2° edizione. Editrice La Mandragora. Imola (BO) 2007.

 

Organizzazione e informazioni

-     Municipio: Via O. Giorgioli 33, 00033 Cave (RM), tel. 06 95000821,  www.cave.comunet.roma.it .

-     Museo della Civiltà Contadina: via A. Chialastri, fraz. Colle Palme, Cave; apertura a richiesta: tel. 06 95000837,  95000826.

-     Comunità Montana XI del Lazio, dei Castelli Romani e Prenestini: Via della Pineta 117,  00040 Rocca Priora, tel. 06 9470820,  www.cmcastelli.it .

 

Come arrivare

-     Da Roma: verso Est, SS 6 Casilina sino a S. Cesareo, poi la SS 155 sino a Palestrina, da cui Cave dista 6 km.

 

Autore della scheda Giorgio Grassi

(La scheda è stata compilata due o tre anni fa, qualche indicazione, quindi, potrebbe essere non più attuale)

 

 

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