I risultati della lotta al cinipide in Piemonte
Siamo a inizio maggio 2015 e il germogliamento primaverile dei castagni prelude alla emissione di galle dovute agli attacchi del cinipide galligeno.
A Rocca di Papa gli Amici del castagno dell’Alveare sanno bene che la lotta biologica attuata col Torymus sinensis (lanciato qui già da anni) porterà a risultati analoghi a quelli ora riscontrabili in Piemonte: infatti quella è la prima regione che fu colpita dal Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu (prima del 2000) e la prima a lanciare l’antagonista Torymus (dal 2005).
La storia di quanto è accaduto in Piemonte, i risultati positivi raggiunti e ora molto evidenti, sono stati descritti dal dr. Giovanni Bosio (Direzione Agricoltura, Settore Fitosanitario), in un articolo molto dettagliato edito nei Quaderni della Regione Piemonte – Agricoltura (n. 87, gennaio 2015). Ecco il link:
http://www.regione.piemonte.it/agri/comunicazione/quaderni/corrente/index.htm
Invitiamo gli interessati a scaricare dal web “Cinipide del castagno: la situazione in Piemonte”, che in poche righe riassume i principali risultati conseguiti, e il sottostante articolo completo di Bosio “Lotta biologica al cinipide galligeno del castagno: la situazione in Piemonte”. Ecco il link:
http://www.regione.piemonte.it/foreste/it/847-cinipide-del-castagno-la-situazione-in-piemonte.html
La lettura è rassicurante perché, avendo pazienza, vedremo che tra qualche anno tutta la castanicoltura italiana mostrerà la sua ripresa.
La guerra al cinipide è stata vinta perché l’apparato politico e l’apparato tecnico nazionale hanno cooperato attivamente, in efficace coordinamento tra Stato e Regioni. Speriamo in molti che ciò si ripeta anche fuori dalle emergenze.