"Giorgio Grassi alla tavola rotonda voluta dal comune di Scala durante la XXXIX festa della Castagna"

(Giorgio Grassi)

 

Nella castanicoltura dei Monti Lattari, a ovest di Salerno, nei Comuni di Tramonti, Ravello e Scala, il dr. Grassi Giorgio lavorò vari anni, nel periodo in cui dirigeva a Caserta la Sezione per il Mezzogiorno dell’Ist.Sperim.Frutticoltura (MiPAAF):  svolse studi,  formò potatori e imprenditori,  aree turistiche in castagneto,  con ottimi successi che permangono tutt’oggi. Il comune di Scala, in occasione della sua XXXIX Festa della Castagna, ha voluto  che Grassi  partecipasse alla Tavola Rotonda “Aggiornamenti scientifici e tecnici sulla castanicoltura da frutto emersi dal VI Convegno Nazionale di settembre “Castanea2014” di Viterbo, con riferimento al cinipide”.  Il dr. Grassi e altri esperti della Regione Campania, hanno inoltre risposto a domande poste dai presenti, discussioni da cui abbiamo tratto le seguenti sintetiche informazioni che riteniamo utili per i nostri lettori:

 

---Il VI  Convegno  nazionale sul Castagno  (“Castanea 2014”, Viterbo,  22 – 25 settembre 2014), ha trattato quasi tutti gli aspetti della castanicoltura, sia da frutto che da legno;  Grassi ha riferito della situazione nazionale, con qualche riferimento alla Campania e a Scala.

---Particolare attenzione è stata data al problema cinipide (l’insetto importato accidentalmente in Italia nel 1998 dalla Cina, che fa galle nella chioma e riduce fortemente la vegetazione) e al suo antagonista Torymus (importato dal Giappone, le cui larve mangiano quelle del cinipide). In Castanea2014 il dr. Manzo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali ha relazionato sui progetti finanziati dal MiPAAF    Lobiocin (2012-2013) e Bioinfocast (2013-2014),  coi quali è stato sostanzialmente vinto  il cinipide in tutta Italia tramite la lotta biologica; nel solo 2014 sono stati fatti ben 1510 lanci di Torymus (il MiPAAF li dava alle Regioni),  ai quali si aggiungono i lanci fatti in proprio sia dalle Regioni sia da privati.  La Regione Campania  è stata attivissima con ottimi risultati, anche se occorrerà aspettare 2 anni per vederli chiaramente.  La provincia di Cuneo, (quella che in Italia subì i primi tremendi attacchi di cinipide) ora ha superato quasi totalmente il problema, chi può vada là a vedere direttamente gli ottimi risultati. Col cinipide però dovremo convivere anche in futuro, perché non sarà possibile debellarlo completamente;  sarà però possibile tenerlo bene sotto controllo;  il Torymus inoltre ha mostrato  che, quando serve, può passare un anno  allo stato di larve dormienti   ( in “diapausa prolungata”) e poi sfarfallare per riattacare il cinipide con successo.

--Oltre al cinipide, è forte il rischio di introdurre in Italia altri parassiti del castagno: in Cina ce ne sono circa 40 molto pericolosi, in USA circa 12.  MiPAAF e Regioni si stanno organizzando per prevenirli.

--Quest’anno moltissimi castagneti non hanno frutti.  Non dipende dal cinipide ma dalla mancanza di  impollinazione;  molto probabilmente, quando il polline era maturo e pronto per  essere portato (dal vento e dalle api) sui fiori femminili per  fecondarli,  sono cadute piogge che lo hanno dilavato, rendendolo non fertile. In alcune zone  si vedono frutteti che hanno  frutti, circondati da altri senza  frutti:   si tratta o di una varietà diversa (che ha fiorito ed è stata impollinata bene in tempi diversi dalle altre), o dal fatto che quelle piante hanno risentito di impollinazione o anticipata o ritardata. Infatti l’impollinazione avviene solo se l’emissione di polline maschile e la recettività da parte degli stigmi femminili sono contemporanei, e molte sono le cause che fanno sfalsare questi due momenti.

--Quest’anno sono aumentate tremendamente le muffe dei frutti,  e fanno marcire dopo pochi giorni dalla raccolta. Il problema è serissimo e difficile, lo si sta studiando. Infatti le muffe si diffondono già durante la fioritura dei castagni e sin da quel momento si dovrebbe trattare con anticrittogamici ammessi in conduzione biologica, cosa non  facile.

--La lotta chimica a Balanino e Cidie può essere fatta da chi non fa biologico: si consulti un libretto prezioso che la Regione Campania ha pubblicato anche in web: “Agricoltura, Campania, Linee  regionali di indirizzo agronomico per prevenire e contenere il degrado vegetativo e produttivo dei castagneti da frutto”, indica i prodotti utili e i tempi; dice anche come concimare il castagneto, e tantissime  altre notizie utili.

--Problemi da affrontare per  sostenere la castanicoltura:  La multifunzionalità del castagno è fattore potenzialmente utilissimo per  rilanciare l’economia dei territori castanicoli, ma è difficilissimo riuscirci perché occorre superare troppi ostacoli  (politici, territoriali,  di cooperazione, economici ecc). Il Piano Nazionale del Settore Castanicolo 2010-13 (edito dal MiPAAF) elenca tutti i problemi e tutte le soluzioni; ma è servito a ben poco. Ci sono In Italia troppe leggi, decreti, circolari, che sono quanto meno da aggiornare (una importantissima riguardante il Torymus è stata proposta ma cestinata almeno due volte, i colleghi europei ci compiangono).  In Italia, la troppa burocrazia e i troppi enti coinvolti nel rilascio delle autorizzazioni rallentano le attività degli operatori. 

--Occorre :  sensibilizzare e far intervenire l’apparato politico, per giungere a una riorganizzazione nazionale del settore (accordi tra Regioni, censimento unico nazionale,  leggi e burocrazia, informazione, ecc).  Occorre partecipare ai Tavoli in cui si prendono decisioni per  la castanicoltura nazionale ed europea: partecipazione fisica, mentale (con conoscenza dei problemi e delle soluzioni) e con sentimento (passione per difendere gli interessi degli operatori).

 

Terminata la Tavola Rotonda, il dr. Davide Della Porta Presidente dell’Associazione Castanicoltori Campani, ha consegnato al dr. Grassi una targa, con la dedica “Con riconoscenza per l’impegno profuso, per la professionalità e  la passione dedicate alla castanicoltura”.    L’Alveare si associa  idealmente a questo meritato riconoscimento.