Museo del bosco

L’Alveare – Associazione amici del castagno di Rocca di Papa

Il Museo del Bosco

L’idea di realizzare a Rocca di Papa, il più vicino possibile al centro storico, un museo del bosco e delle attività forestali  tradizionali non è certamente nuova. Sollecitazioni in tal senso ci sono arrivate non soltanto dai nostri soci, ma anche da tante persone che tengono alle radici sociali e culturali di Rocca e vorrebbero vederle riscoperte e divulgate. Impossibile dimenticare, ad esempio, Maria Pia Santangeli, che ai boschi e ai boscaioli della nostra Città ha dedicato più di un libro e ha cercato in tutti i modi di convincere le Autorità locali a realizzare un museo.

Il problema principale da risolvere, per questo progetto, è la sede. Ne sono state proposte diverse, ma per una ragione o per l’altra non è stato ancora possibile prendere una decisone definitiva. Il primo, essenziale requisito è che si tratti di un locale di proprietà pubblica, auspicabilmente comunale. Il secondo è che sia facilmente accessibile: i fruitori del museo – prima ancora dei turisti - dovrebbero essere soprattutto i ragazzi delle scuole. Più la sede del museo sarà vicina al centro e più sarà facile da raggiungere a piedi. L’ultimo requisito, ma non certo in ordine di importanza, è il finanziamento, inteso sia come costo di realizzazione sia come costo di gestione. E’ fin troppo evidente, infatti, che inaugurare una struttura, pur bella, senza avere idea di come mantenerla in esercizio sarebbe soltanto un ennesimo sperpero di denaro.

Dopo aver esaminato alcune possibili alternative, nessuna delle quali avrebbe soddisfatto tutti i requisiti elencati, ci siamo convinti che la soluzione migliore potrebbe essere rappresentata dagli ambienti della vecchia fontana pubblica sotto Piazza Garibaldi. Sono locali di proprietà comunale, centralissimi e sufficientemente spaziosi da poter ospitare senza problemi un piccolo museo.

Naturalmente il vecchio lavatoio di via del Mattatoio avrebbe bisogno di lavori di ristrutturazione, ma – trattandosi di una proprietà pubblica – una volta definito e approvato il Piano di Assestamento Forestale (che era e resta il nostro primo e principale obiettivo, dopo la lotta al Cinipide) non dovrebbe essere difficile ottenere i fondi necessari. L’importante sarà elaborare un progetto valido, ragionevole nelle finalità e nei costi e, soprattutto, inserito nel quadro generale di tutela e di sviluppo del nostro patrimonio forestale.

Il museo, insomma, non deve nascere come una raccolta polverosa di oggetti, ma come centro di interesse e fonte di ispirazione per i più giovani, affinché si rendano conto delle potenzialità che le tradizioni dei loro avi possono ancora riservare al nostro territorio.