Sagra della Callarosta

 

 

Sagra della Callarosta

 

 

Località Carpineto Romano (Roma)

 

Data Sabato e domenica dell’ultima settimana di ottobre, o della I di novembre

 

La sagra

La raccolta delle castagne, cibo dei poveri, è festeggiata da tempi antichi (seppur saltuariamente), ma la Sagra è stata istituzionalizzata solo dal 2003.

Sagre collegate di cui c’è scheda:  Sagra del Marrone, Segni (RM). Sagra della Castagna, Montelanico (RM).  Di cui non c’è scheda: Sagra della Castagna, Norma (LT) (penultima o ultima domenica di ottobre).

Cenni storici e geografici

Dice una leggenda che fu fondato da Carpeto, discendente di Enea, nel 923 a.C.. Certo è che a Karpineta c’erano nel 1077 Canonici lateranensi di Roma e che nel 1157 i Conti di Ceccano divisero l’abitato in Carpineto “dammonte” (alto) e “dabballe” (basso). Dopo lotte tra potenti famiglie, che videro prevalere anche gli Aldobrandini, si giunse nel 1556 a “Statuta et Ordinationes”, che regolarono la comunità. Vi nacque il papa Leone XIII. Carpineto è ubicato a 604 m s.l.m. ed ha ca. 5000 Carpinetani. E’ posizionata in pieno nei Monti Lepini, di cui ben rappresentagli aspetti  caratteristici  ambientali e sociali. Fa parte della XVIII Comunità Montana Monti Lepini, Area Romana (sede in Segni). Aderisce all’Associazione Nazionale Città del Castagno.

 

Cosa c’è da vedere

-     Centro storico, le antiche strade.

-     Chiese di S. Pietro (sec. XVII), di S. Agostino (XI), di S. Maria del Popolo (XV), di S. Giovanni (XIII), di S. angelo (XIII), di S. Nicola (XIII)

-     Collegiata (XVIII)

-     Palazzi Aldobrandini (XIII sec.,con Museo Civico; in Carpineto basso) e Pecci (XIII, in alto) Mostre permanenti d’Arte sacra Carpinetana (Canonica San Giacomo)

-     Escursioni alle interessanti e poco conosciute grotte carsiche, ad es quella del Monte Catello (800 m s.l.m.), del Formale (2900 m di sviluppo), l’Abisso Consolini (1200 m, e dislivello di -555 m, è una delle più importanti cavità del Lazio)

-     La Dolina inghiottitoio (con torrente sotterraneo)

-     L’Inghiottitoio delle acque di Pian delle Faggeta

-     Escursioni ai Monti Lepini, ad es. Ardicara (1442 m), Melaina (1482), Semprevisa, Capreo.


Principali manifestazioni

-     Febbraio: Festa del Tartufo nero pregiato di Carpineto degustato con altri prodotti tipici. 

-     20, 21, 22 aprile: Carpineto Music Festival.

-     Da fine aprile a tutto maggio: Primavera in Teatro (autori italiani e non, classici e non).  17-21

-     luglio: Festival Internazionale del Folclore nei Lepini (con gruppi internazionali e italiani, enogastronomia, eventi vari). Luglio e agosto: Carpineto Estate (molto ricca di eventi, tra cui, nell’ultima settimana di agosto, il celebre Pallio della Carriera: accurata rievocazione storica del ‘600 barocco, con gara equestre fra i 7 rioni di Carpineto e splendido corteo con oltre 400 figuranti).

-     27 agosto: Festa Patronale di S. Agostino.

 

La coltura nel territorio

La castanicoltura da frutto di Carpineto è meno favorita, rispetto a quella di Segni, principalmente per le avverse condizioni dei suoli, che nel circondario di Carpineto sono asciutti, con roccia affiorante, poveri di sostanza organica (che per il castagno è importantissima): qui il suolo è il fattore limitante la riuscita degli impianti, anche perché il Marrone richiede terreni fertili e profondi, mentre nell’area c’è carsismo attivo. Semplificando si possono distinguere due tipi di castanicoltura; quella sopra i 600 m di quota, che sopravvive in condizioni degradate o di abbandono; quella sottostante, recuperabile o in stato vegetativo da buono a molto buono. La conduzione agronomica è di tipo tradizionale, ma gli interventi sono generalmente meno assidui rispetto a quelli di Segni. (Si veda la scheda di Segni).

 

Le varietà

A Carpineto è coltivata soprattutto la ‘Castagna’ che resiste meglio del ‘Marrone’ alle avversità, è autofertile e di buona efficacia impollinatrice sul ‘Marrone’ di Segni. Questo Marrone è coltivato in zona, con risultati inferiori a quelli dell’agro di Segni. (Si veda quanto scritto nella scheda di Segni).

 

Utilizzazione della frutta

Il raccolto di miglior qualità (marroni e castagne di buona pezzatura) sono commercializzati come per Segni (si veda quella scheda). La maggior quota di produzione è però destinata al consumo fresco: caldarroste (da cui il nome della sagra locale, nella quale sono arrostite su legna di leccio e, meglio quando possibile, di corbezzolo), lesse; meno, all’ essiccato e alla farina.

 

Altra gastronomia

C’è il Tartufo nero pregiato di Carpineto (Tuber melanosporum), ma anche lo Scorzone (Tuber aestivum Vittad); funghi (Boletus aereus, ovoli, galletti, prignoli, ecc.); pane, olio, formaggi, carni ovicaprine e suine (abbacchio alla cacciatora, coratella d’agnello, maialino al forno); tra i dolci sono inconfondibili la “ciammella” (ciambella, a giuste dosi di farina di grano tenero, olio d’oliva, anice, sale, acqua e lievito naturale, dapprima “scottolata” in acqua bollente e poi messa nel forno a legna) e gli “ntortalicchi” (antica ricetta con vari ingredienti tra cui patrate lesse, uva sultanina, liquore, in pasta poi attorcigliata, e fritti).

 

Curiosità

Negli “Statuti e Ordinanze della terra di Carpineto” del 1556, si precisa anche come difendere il patrimonio boschivo castanicolo. Dai libri IV e V: “chi avrà colto o battuto le castagne altrui paghi carlini 5; per gli animali (buoi, vacche, bufali, muli, cavalli e asini) trovati al pascolo nei castagneti il padrone dovrà pagare carlini 5 a bestia; invece il padrone dei porci trovati al danno paghi, da 10 porci in giù bolognini 2 per porco, e…da 10 porci in su carlini 10”;   “dal 1° di settembre non si può mandare neppure un porco nel proprio castagneto, anche se ‘porco da ingrasso’”; e circa il taglio abusivo per averne pali “per ogni palo paghi al padrone soldi 1 per ammenda da 20 pali in giù, da 20 pali in su per ogni matta paghi carlini 6 alla curia ed al padrone del castagneto”.  I porci infatti mangiano tutti i frutti del sottobosco, funghi compresi, e grufolando favoriscono l’erosione del suolo.

Di Carpineto erano famosi i “nevaroli”: la neve invernale era raccolta in una dolina (ancor oggi detta “Pozzo della neve”, tra i monti Capreo e Semprevisa), ove ghiacciava; d’estate i nevaroli caricavano il ghiaccio sui muli, scendevano per la via Carpinetana a Fossanova, poi alle pescherie del litorale laziale: lì lo barattavano con pesce, che rivendevano nel territorio interno. Questo commercio ittico era molto importante nei secoli scorsi.\

 

Per saperne di più

-     Associazione Nazionale Città del Castagno: Guida alle Città del Castagno, Cento città da cogliere in castagna: storia, gastronomia, eventi. 2° edizione. Editrice La Mandragora. Imola (BO) 2007.

-     Ente Pallio: X Pallio della Carriera, Guida storico-artistica del Comune di Carpineto Romano. Proemio Karpineta, periodico del Comune. Sett. 2002.

-     Compagnia dei Lepini: Guida enogastronomica. Grafica 87 s.r.l. Pontinia (LT) 2006

-     Grassi G.: Aggiornamenti tecnici sulla castanicoltura da frutto per la XVIII Com.Montana Monti Lepini. Nov. 2004.

 

Organizzazione e informazioni

-     Municipio: P.za della Vittoria 1,  00032 Carpineto Romano (RM), tel. 06 9718001, www.comune.carpinetoromano.roma.it .

-     Biblioteca Comunale: tel. 06 97180028,9.

-     Compagnia dei Lepini: Via Umberto I, 46/48  04018 Sezze (LT); tel 0773 889644, 0773 889652.

 

Come arrivare

Da autostrada Roma-Napoli: se da Roma: uscita Colleferro, poi la SS 609 per Montelanico e Carpineto; se da Napoli: uscita Anagni-Fiuggi, poi SS 609.

 

Autore della scheda  Giorgio Grassi

(La scheda è stata compilata due o tre anni fa, qualche indicazione, quindi, potrebbe essere non più attuale)

 

 

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