La Sagra della Mosciarella a Capranica Prenestina

 

Sagra della Mosciarella

 

Località Capranica Prenestina (Roma)

 

Data  Ultimi sabato e domenica di novembre. E’ preceduta, nel sabato e domenica della settimana che la precede, dalla manifestazione Aspettando la Sagra. Ledate possono variare, in funzione della epoca di maturazione e raccolta delle castagne e del tempo poi necessario per essiccarle e preparare le mosciarelle.

 

La sagra  

La Sagra è istituzionalizzata con cadenza annuale dal 1981; Aspettando la Sagra, invece, non è stata istituzionalizzata.

“Aspettando la Sagra” si mangiano caldarroste, nella “Sagra” si mangiano anche le mosciarelle.

La Sagra è frequentata non solo da chi vuol mangiare caldarroste bevendo un bicchiere tra gente di paese allegra, ma da chi conosce la mosciarella e vuol farne scorta per l’inverno. Vari chioschi vendono prodotti di artigianato e ottimi formaggi locali.

Sagre collegate di cui c’è scheda: Sagra delle Castagne, Cave (RM).

 

Cenni storici e geografici

Molto probabilmente Capranica fu istituita nel pontificato di Onorio II (1124 – 1130), che fortificò il luogo per resistere agli invasori Ungheri e Saraceni. Fu poi feudo dei Colonna per 4 secoli; ebbe prestigio col cardinale Domenico Capranica, fine e colto diplomatico e politico; dal 1500 inizia il declino, causato dalle lotte tra Famiglie della Chiesa. Capranica è’ arroccata a 915 m s.l.m., e con Rocca di Cave (che le sta 2 km a Sud, a 933 m s.l.m.) chiude a Sud il gruppo dei Monti Prenestini. La zona è di suoli per lo più calcarei e sassosi, con accumuli localizzati di argille e terreno agrario. La piovosità è elevata. Dai punti panoramici alti è frequente vedere, nelle mattinate autunnali, candide nebbie che scorrono come fiumi bianchi e lenti, nelle valli sottostanti, rendendo affascinante il paesaggio. E’ nel territorio della IX Comunità Montana del Lazio.

 

Cosa c’è da vedere

-     Palazzo Barberini (o Baronale, o Capranica: costruito nel ‘500 su preesistenze medioevali, imponente e compatto nelle ripide stradine del borgo; ospita il Comune e il Museo)

-     Chiesa della Maddalena con “Cupolino” (attribuiti al Bramante, della prima metà del XV sec). Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini. Chiesetta della Madonna delle Grazie (o delle Fratte)

-     Il Parco Verde, aperto ai turisti, offre 6000 mq con parco-giochi per bimbi, campi di pallavolo, bocce, ping-pong, biliardo, pista da ballo, bar e ristoro (tutti aperti in estate)

-     Escursioni: al Santuario della Mentorella (11 km a Nord, oltre Guadagnolo: suggestivo eremo del sec. XII-XIII su uno sperone di roccia con ampia veduta sui monti Simbruini; c’è una chiesetta rustica ben affrescata; una recente sistemazione ha aperto al pubblico una sala attrezzata per pic-nic)

-     Località “le prata” . ampie radure erbose, circondate da conifere e altre essenze forestali, sono molto frequentate per pic-nic estivi; l’acqua potabile però scarseggia

-     Nelle vicinanze del paese c’è una “Parete rocciosa CAI” per far palestra di arrampicata.

 

Principali manifestazioni

-     Aprile, secondi sabato e domenica: Festa della Primavera (musica, chioschi gastronomici) Novembre: secondo o terzo week-end: Aspettando la Sagra

-     Terzo o quarto week-end: Sagra della Mosciarella.

 

La coltura nel territorio

In questo paese montano, la castanicoltura da frutto foto2 mostra ancora l’importanza che “l’albero del pane” aveva assunto in passato: era prezioso per ricavare alimento umano e zootecnico, legno per utilizzi diversificati, contenimento del dissesto idrogeologico. A Capranica ancora fruttificano piante di oltre 300 anni; ancora funzionano nei boschi essiccatoi aziendali(“casette”) piccoli e vecchi, che furono costruiti addossandoli a grossi lastroni di pietra verticali, del tutto originali e molto pittoreschi. In passato la coltivazione era stata introdotta sulle pendici meno acclivi, che consentirono, con le coltivazioni agricole, anche l’accumulo della sostanza organica e dei nutrienti indispensabili al castagno. Quasi tutti gli impianti sono disetanei, a disposizione irregolare. E’ in linea d’aria a soli 5 km da Cave (che però è a 400 m s.l.m.) e 2 da Rocca di Cave (m 933), ma le varietà dominanti sono diverse: là c’è il pregiato ‘Marrone’, qui c’è una ‘Castagna’.

 

Le varietà

E’ coltivata la ‘Castagna’, ecotipo locale appartenente al gruppo delle cultivar montane, più resistenti ai freddi e alle malattie rispetto ai vari “marroni”, a frutto relativamente piccolo egloboso, ben sgusciabile, idoneo a ricavarne essiccato; la polpa è chiara e dolce. E’ presente anche il ‘Marrone’ di Cave (descritto nella scheda di Cave), ma in superfici limitate e nelle quote di Capranica più basse e fertili. 

 

Utilizzazione della frutta

La Castagna locale fresca era tradizionalmente destinata al consumo come caldarrosta per i primi mesi invernali, e alla preparazione di essiccato per ricavarne mosciarelle per i mesi successivi; la farina di castagne (che si ottiene dalle castagne già essiccate), implicava ulteriore lavorazione ed era conservabile meno facilmente, perciò in passato era preparata poco. Attualmente invece si ricava dalla Castagna anche farina, per rispondere alla elevata domanda dei mercati soprattutto cittadini.

A rigore, per mosciarella non si deve intendere una castagna ben essiccata, ma una essiccata resa morbida perchè ha ripreso umidità (naturalmente o artificialmente) e così si può mangiare facilmente; correntemente però, e commercialmente, si dice mosciarella anche quella essiccata destinata a diventare vera mosciarella più tardi.

 

Altra gastronomia

foto 3   I molti allevamenti di bestiame allo stato brado presenti nel comune, forniscono ottimi prodotti ovicaprini, dalle carni al pecorino addolcito con una piccola percentuale di latte vaccino. Tipici primi di Capranica sono le “lane pelose” (fettuccine di farina integrale con sughi piccanti; e i “tagnulini con fagioli”.

 

Per saperne di più

-     Grassi G.: Interventi agronomici per il recupero della castanicoltura da frutto nel Comune di Capranica Prenestina”. Capranica, 4 dicembre 1993.

 

Organizzazione e informazioni

-     Municipio: P.za A. Frezza 6, 00030 Capranica Prenestina (RM), tel. 06 9584031, fax 9584031, www.comunecapranica.it ;

-     Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini: P.za A. Frezza 5,  00030 Capranica P. (RM)

-     IX Comunità Montana del Lazio, dei Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolari, Prenestini: Via dell’Acquaregna 90, 00019 Tivoli (RM), tel. 0774 314712, 3, 800249505; www.comunitamontanativoli.org .

 

Come arrivare

-     Da Roma: verso Est, SS 6 Casilina sino a S. Cesareo, poi la SS 155 sino a Palestrina, da cui si sale a Castel S. Pietro e poi a Capranica (che da Palestrina è ca. 12 km).

 

Autore della scheda:  Giorgio Grassi

(La scheda è stata compilata due o tre anni fa, qualche indicazione, quindi, potrebbe essere non più attuale)

 

 

(Indietro)