Le patologie del castagno: un campanello d'allarme

 

Da qualche anno i nostri castagneti sono tornati a fiorire rigogliosi grazia alla vittoria sul Cinipide. Questo non significa, però, che possiamo abbassare la guardia. Ce lo ha spiegato bene, in una recente riunione dell’Alveare organizzata insieme al prof. Francesco Carbone, economista dell’Università della Tuscia, il prof. Naldo Anselmi, uno dei più qualificati esperti italiani del settore. Fra le diverse malattie che colpiscono il castagno quella che ci riguarda più da vicino – dato che interessa purtroppo il castagno da legno, la principale risorsa dei nostri boschi cedui – è il cosiddetto “mal dell’inchiostro”. Si tratta di una patologia potenzialmente mortale per la pianta che si è diffusa di recente soprattutto a causa del riscaldamento globale, ma che si diffonde da pianta a pianta attraverso l’acqua. Può sembrare strano, ma a trasportare gli agenti patogeni di questa malattia (i cui “propagoli” non sopravvivono che pochi minuti in un ambiente secco e assolato) sono principalmente le ruote infangate dei mezzi che percorrono i boschi. Crediamo di fare cosa utile pubblicando la presentazione che il prof. Anselmi ha voluto gentilmente lasciarci.

 

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