L’alveare presenta le sue idee al Vice Ministro Olivero all’Accademia dei Georgofili di Firenze

 

 

Lunedì 6 febbraio nella sede dell'Accademia dei Georgofili, a Firenze, si è svolta una giornata di studio sulle "Metodologie innovative di rilevamento per l'aggiornamento dell'Inventario castanicolo nazionale", promossa ed organizzata in collaborazione con Mipaaf, Associazione nazionale Città del Castagno, Centro di studio e documentazione sul castagno, Anci Toscana e Regione Toscana (ha tratto le conclusioni il vice ministro Andrea Olivero). Per l’Alveare hanno partecipato il presidente Claudio Botti e il nostro archeologo Franco Arietti.

L'obiettivo della giornata di studio era quello di approfondire le problematiche tecniche e amministrative legate all’urgente necessità di realizzare un aggiornamento dell’inventario castanicolo nazionale e a livello di singole Regioni.

Per  promuovere gli investimenti UE nello sviluppo delle aree forestali,  rispondere correttamente alle esigenze conoscitive imprenditoriali e politiche, attuare il Piano Castanicolo Nazionale,  consentire la corretta utilizzazione delle misure dei Piani di Sviluppo Rurale a livello regionale, infatti, è necessario acquisire  dati conoscitivi attendibili, riconosciuti ufficialmente, acquisibili solo tramite un coordinamento unico nazionale,  riguardanti l'effettiva consistenza della risorsa castanicola italiana e i suoi aspetti  strutturali e commerciali,  per valorizzarla al meglio.

Sono state quindi illustrate, sulla base di casi di studio condotti in Toscana, le potenzialità applicative delle più recenti tecniche di rilevamento forestale per l’inventariazione e il monitoraggio delle risorse castanicole, con particolare riferimento all’impiego di dati telerilevati da piattaforma aerea e satellitare per la mappatura dei boschi di castagno e all’uso di banche dati e di strumenti tecnologicamente avanzati per la caratterizzazione strutturale e socio-economica dei castagneti da frutto.

 

Approfittando dell’occasione, l’Alveare ha consegnato al vice ministro e ha fatto mettere agli atti del convegno un documento che riassume la linea d’azione della nostra associazione: sollecitare tutte le organizzazioni italiane interessate allo sviluppo del castagno, tanto da frutto che da legno, affinché convincano le Istituzioni locali e nazionali a rivedere la legislazione vigente. Le norme in vigore invece di costituire un quadro di riferimento chiaro ed univoco per gli operatori del settore e per le Amministrazioni locali, sono spesso un intralcio alla cura e alla valorizzazione dei boschi, in particolare di quelli di castagno.

Il documento (allegato in fondo all'articolo) chiede sostanzialmente due cose: che tutti i Comuni italiani proprietari di boschi siano spinti a adottare un Piano di Assestamento Forestale e che l’unico ente abilitato a rilasciare le autorizzazioni per gli interventi colturali sia il Corpo Forestale dello Stato, recentemente inquadrato nell’Arma dei Carabinieri. Sono obiettivi semplici, largamente condivisibili e l’Alveare continuerà ad approfittare di ogni circostanza per sensibilizzare tutti i protagonisti del mondo forestale al loro conseguimento.