La conferenza di Francesco Carbone per le terze medie

 

 

 

“Perché parlare di boschi e foreste?”

Conferenza del prof. Francesco Carbone

 

Il 31 / 3 / 2017 nell’Aula Consiliare del nostro comune il professor Francesco Carbone dell’Università degli Studi della Tuscia ha tenuto un seminario dal titolo “Perché parlare di boschi e foreste?” rivolto agli studenti della III media dell’Istituto Comprensivo Leonida Montanari di Rocca di Papa, prevista nell'ambito del progetto di collaborazione con le scuole di Rocca di Papa e Rocca Priora e organizzata dall'associazione "L'Alveare", il Parco Regionale dei Castelli Romani e la Comunità Montana.

I concetti espressi dal professor Carbone sono stati fondamentalmente due, ma sono essenziali per capire l’importanza di boschi e foreste.

Innanzitutto i boschi sono un patrimonio naturale che sta progressivamente riducendosi: la causa di tale fenomeno va cercata in dinamiche globali quali l’aumento della popolazione terrestre, la globalizzazione che ci spinge ad avere tutto e subito, il mercato che dà eccessivo valore a beni poco importanti per la vita umana come un diamante e troppo poco valore a beni fondamentali quali l’acqua e, non ultimo, i cambiamenti climatici che, con l’innalzamento della temperatura del pianeta, hanno non poco impatto sulle piante.

Alla riduzione della superficie boscata concorrono anche fattori locali; due esempi: le popolazioni preferiscono che un appezzamento di terreno sia coltivato ad attività che producono cibo piuttosto che ospiti un bosco o una foresta e, inoltre, le popolazioni più ricche richiedono sempre più legname pregiato.

In secondo luogo i boschi sono un bene fondamentale per la nostra vita: regolano il clima, l’erosione, la qualità dell’aria, l’impollinazione e i rischi ambientali, supportano la formazione del suolo, la fotosintesi, il ciclo dell’acqua e dei nutrienti, ci forniscono legname, medicinali, alimenti e risorse generiche e, non ultimo, hanno un valore culturale, estetico e ricreativo.

Infine il professore ha rivolto un pensiero ai boschi dei Castelli Romani che hanno un elevato valore socio-ambientale, perché contribuiscono a rendere tipico il paesaggio e svolgono funzioni ambientali, ma scarso valore di mercato, perché attualmente producono poco reddito e poca occupazione.

E su questo punto ha lanciato un monito e un impegno a tutti noi, che dovremmo, con il nostro comportamento, ciascuno per la sua parte, cooperare, programmare e pianificare, tutelare i valori ambientali, certificare la gestione sostenibile, valorizzare la produzione legnosa e rinnovare i processi produttivi, prevenendo al tempo stesso quelli non sostenibili.

La presentazione ha entusiasmato tutti: studenti, insegnanti e noi dell’associazione Alveare che eravamo presenti; siamo convinti che questo non sia un fatto solo momentaneo e che da ciò scaturisca maggior coscienza e rispetto per l’immenso patrimonio che la natura ha dato a Rocca di Papa, il suo “sfruttamento sostenibile” e la giusta valorizzazione.

 

 

Lamberto Pizzicannella

 

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Per chi è interessato all'argomento vengono allegati, quì di seguito, le diapositive proiettate durante la conferenza e un articolo con le linee guida per la selvicoltura dei cedui di castagno, firmato dal prof. Carbone ed altri ricercatori nel campo dell'agricoltura e delle foreste, in formato PDF.