Gianluigi Davide Fiore

3.3   RELAZIONI:   

 

 

Gianluigi Davide FIORE

 

 

... E le risorse? Rivolgersi al PSR 2014-2020 !

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Presentazione del Moderatore Dottor  Grassi:

Il Dottor Gianluigi Davide Fiore,  agronomo, è funzionario della Regione Lazio nella Area Foreste della Direzione Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative,  che coordina i finanziamenti europei nel PSR Lazio 2007-2013 Misure ambientali.

 Il Dottor Fiore si occupa di Ambiente boschivo, ed è responsabile dei PSR forestali regionali.

Questa Direzione è diretta dalla Dottoressa Ersilia Maffeo, la quale avrebbe chiuso i lavori del Convegno ma non potrà purtroppo partecipare.

 

                                 

                                       (Dottor Gianluigi Davide Fiore)

 

 

 

 

 

 

Dottor Gianluigi Davide Fiore, Regione Lazio.

Buongiorno, porto i saluti della Dottoressa Maffei che, purtroppo, per problemi famigliari, non può partecipare a questo incontro.

Ringrazio tutti, dal Presidente dell’Alveare che gentilmente mi ha offerto questa possibilità, ai Focolarini, al Commissario del Parco, al Sindaco del Comune di Rocca di Papa, con cui stiamo facendo una cosa di cui vi dirò, al Presidente della Comunità Montana, nonché al Professor Francesco Carbone, che conosco da tempo e che mi ha richiesto questa esposizione che sarà molto breve perché, purtroppo, questa tipologia di convegno è un po’ ostica. Inoltre, con la Comunità Europea, ci sono un po’ di problemi.

Siamo in fase di chiusura del PSR, tutti i bandi sono chiusi. Per quanto riguarda l’ambiente, stanno partendo i progetti di pianificazione che sono stati finanziati e gli atti di concessione sono arrivati ai primi di ottobre. Nel territorio di Rocca di Papa, al Comune di Rocca di Papa è stato finanziato il Piano di Gestione e Assestamento Forestale che sta procedendo nella pianificazione e io ne sono il RUP, Responsabile del Procedimento. Abbiamo già fatto un incontro, dei due previsti all’interno dell’atto di concessione, con i tecnici e i responsabili del Comune, tra cui, fondamentalmente, è la Dottoressa Fondi, responsabile per il Comune di questo bando. Faremo un altro incontro tecnico per definire il piano di gestione che dev’essere inquadrato all’interno della DGR 126 del 2005. Si procederà, poi, alla chiusura formale del procedimento, per quanto riguarda il pagamento al Comune del contributo finale. Dopodiché si avvierà l’iter istruttorio, in merito sempre alla DGR 126 del 2005, dell’approvazione del Piano di Gestione e Assestamento Forestale del Comune di Rocca di Papa.

Due parole sul nuovo PSR della Regione Lazio. Riguarda un intervallo che va dal 2014 al 2020; siamo un po’ in ritardo nel definirlo, ma la cosa è abbastanza normale. Si tratta di uno strumento di programmazione in cui viene data applicazione alla politica della Comunità Europea, di sviluppo rurale; insieme ad altri fondi europei, concorre a rilanciare l’economia della Comunità Europea, secondo quanto previsto dalla strategia Europa 2000 che prevede, appunto, una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Il nuovo PSR è leggermente diverso da quello vecchio: ci sono tutta una serie di innovazioni, mi riferisco agli autorevoli interventi di chi mi ha preceduto, e le cui richieste possono essere accolte e finanziate con fondi comunitari.

È contemplata anche un’ottica di salvaguardia e tutela dell’ambiente e, in particolare, della selvicoltura, che in questo caso è intesa come un più marcato sostegno allo sviluppo del territorio. In particolare, possiamo dire che, nell’ambito di questo PSR, la parte ambientale è trasversale un po’ a tutte le misure che verranno proposte nel nuovo programma.

L’area di cui faccio parte, di cui è Dirigente la Dottoressa Maffei, si chiama Area Sistemi Naturali (ultimamente ha cambiato dizione). Ci occupiamo di ciò che riguarda gli investimenti. Mi soffermerò sostanzialmente sull’aspetto della misura otto, che tratta gli investimenti per lo sviluppo nelle aree forestali e per il miglioramento della redditività delle foreste.

Questa misura raggruppa, in un quadro unico, tutta una serie di possibilità, come, ad esempio, la “valorizzazione e potenzialità del bosco come risorsa ambientale”; inoltre prospetta un’economia sociale funzionale alla crescita sostenibile finalizzata a un’economia a bassa emissione di carbonio; e noi abbiamo proposto anche questo tipo di interventi all’interno delle varie sottomisure.

Tutti gli interventi, attivabili in quest’ambito, sono coerenti con gli obiettivi ecologici e sociali della politica di sviluppo rurale; rientrano, quindi, all’interno del Programma Quadro del Settore Forestale e del Piano Forestale Generale dell’Italia.

Le finalità sono quelle di migliorare gli ecosistemi, prevenire le calamità e tendere a mitigare i cambiamenti climatici.

Nella misura otto, in riferimento alla parte ambientale e forestale, viene proposto un sostegno alla forestazione e al rimboschimento (vecchie misure della 213, 214), Si propone, inoltre, un sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi e calamità naturali.

Nella sottomisura 8.3 c’è una parte che riguarda, sostanzialmente, il recupero dei boschi, per una prevenzione degli incendi. La sottomisura 8.4, prevede il sostegno al ripristino delle foreste danneggiate. La sottomisura 8.5, prevede aiuti agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali. La sottomisura 8.6, infine, prevede il sostegno agli investimenti di tecnologie silvicole applicabili nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste. Quest’ultima è la sottomisura più interessante, forse l’unica, da un punto di vista di applicabilità, con specifico riferimento a ciò che è stato detto finora, da chi mi ha preceduto.

Brevemente, descriviamo le sottomisure 8.1, 8.3, 8.4, poi passiamo un po’ più specificatamente alla sottomisura 8.5 per finire con la sottomisura 8.6.

La sottomisura 8.1 riguarda il sostegno ai soggetti beneficiari affinché possano attuare l’imboschimento di superfici agricole e non agricole, principalmente, con finalità principalmente climatiche, ambientali, protettive.

Le spese ammissibiliper questa sottomisura sono, sostanzialmente, quelle a copertura del mancato reddito agricolo e dei costi di manutenzione della superficie boschiva.

Tra i beneficiari dei finanziamenti, ed è una particolarità di questo nuovo programma, entrano in modo abbastanza preminente i Comuni e le proprietà anche demaniali dei Comuni stessi. Precisamente, i beneficiari sono: i proprietari privati e i loro Consorzi; i proprietari pubblici e i loro Consorzi; i Comuni o gli enti privati che gestiscono terreni demaniali.

La tipologia di sostegnoè un contributo in conto capitale, calcolato sui costi standard per il mancato reddito sulle superfici che si vanno a imboschire, quelli dovuti all’imboschimento stesso e quelli per la manutenzione dell’imboschimento.

Le condizioni di ammissibilità sono: una superficie minima di quattro ettari. Per Aziende con superfici maggiori di cento ettari è necessario un Piano di Gestione Forestale, conforme alla gestione sostenibile delle foreste. In questo caso ci riferiamo allaDGR 126 del 2005. specificatamente, non a un PGAF o a un Piano Poliennale di Taglio, sostanzialmente, fatto dai privati.

Importi e aliquote di sostegno. Per quanto previsto in questa sottomisura, il sostegno è pari al cento per cento dell’importo del progetto, comprensivo dei costi d’impianto e dev’essere compreso tra i 20.000 e i 100.000 Euro.

Sottomisura 8.3. riguarda sostanzialmente il recupero dei boschi.

Le spese ammissibili.

Ci siamo resi conto che effettuare intervenenti inferiori o superiori a soglie prestabilite, apre tutta una serie di problemi, soprattutto in fase di rendicontazione. Perciò abbiamo ritenuto di proporre alla Commissione Europea una apposita serie di spese ammissibili, che dovrà però essere approvato, ancora nel Piano.

Sono poi considerati gli Interventi per la gestione straordinaria, ed altri aspetti.

I beneficiari, sono soggetti pubblici proprietari o gestori di superfici boscate e loro consorzi; oppure, soggetti privati proprietari di superfici boscate e loro consorzi. Anche questo è stato ripreso tal quale da quello che prevedono gli articoli che vanno dal 21 al 26 del regolamento 1303.

La tipologia di sostegno è il contributo in conto capitale.

Condizioni di ammissibilità. Sarebbe troppo lungo da spiegare in questo ambito

Gli importinon potranno essere inferiori ai 25.000 Euro o superiori a 400.000 Euro. L’intensità è il 100% per gli interventi pubblici e il 80% per i privati.

La sottomisura 8.4 riguarda il sostegno al ripristino delle foreste danneggiate da incendi e calamità naturali.

Si prevede un sostegno a copertura dei costi sostenuti per il ripristino dei soprassuoli danneggiati.

Le spese ammissibilisono quelle relative alla progettazione e direzione dei lavori oltre alle spese per realizzazione degli stessi.

Per quanto riguarda i beneficiari, sono i medesimi, perché il regolamento così prevedeva.

La tipologia di sostegno prevede sempre un contributo in conto capitale.

Condizioni di ammissibilità. È previsto, esclusivamente, il ripristino di aree boschive, non di pascoli. Su questo saremo molto attenti. Nel caso di aziende di dimensioni superiori ai 100 ettari, l’ammissibilità è condizionata, anche in questo caso, a un piano di gestione forestale. Si tenga presente che il nuovo PSR, per superfici superiori a 100 ettari, prevede, comunque, un piano di gestione e di assestamento forestale; abbiamo inteso porre una limitazione.

La sottomisura 8.5 prevede, tra le cinque opportunità inserite, gli interventi finalizzati al miglioramento dei castagneti da legno. Si tratta di una misura inserita espressamente dalla Regione Lazio, perché ci rendiamo conto della situazione di questa zona, ma non solo. Ricordo che siamo anche proprietari di 400 ettari di bosco di castagno, per i quali è già pronto un piano tagli. Vengono considerati anche interventi di miglioramento per la CO2 e controllo della fauna selvatica in foresta; ci troviamo, infatti, in una zona con ZPS e SIC.

Si agirà anche nel quadro della gestione, conservazione e valorizzazione degli habitat forestali con esclusione dei tagli di fine turno. Ecco una cosa importante: non sono finanziabili interventi di taglio di fine turno, ma solo quelli a macchiatico negativo.

I beneficiarisono soggetti pubblici, ma anche enti di diritto privato e persone fisiche.

Tipologia di sostegno, sempre in conto capitale.

Condizioni di ammissibilità. Anche in questo caso, sono ammissibili le spese per la progettazione e la realizzazione degli interventi.

La sottomisura 8.6  potrebbe essere utilizzata da più operatori associati: è molto vantaggiosa per gli operatori che si associano, in quanto prevede il rafforzamento delle filiere produttive dei prodotti legnosi e non legnosi. Prevede  acquisto di materiale e attrezzature necessarie per la raccolta e la lavorazione del legno. Prevede interventi selvicolturali finalizzati al miglioramento economico di boschi a regime, nonché di boschi abbandonati, invecchiati, degradati, afinalità produttiva. Prevede interventi selvicolturali finalizzati al recupero e alla valorizzazione economica-produttiva di popolamenti forestali specifici, quali castagneti, sugherete e macchia mediterranea. Prevede interventi necessari alla promozione della certificazione forestale. Il riferimento a questa certificazione forestale è stato inserito ad hoc perché stiamo proponendo una serie di azioni finalizzate proprio alla certificazione del bosco.

In questo caso specifico, questa certificazione, che andrà specificata meglio nel bando, potrebbe anche essere riferita alla certificazione forestale, e non solo alle certificazioni inerenti al materiale legnoso, come diceva prima la Professoressa Romagnolima proprio alla certificazione del bosco con o FSC o PEFC.

I beneficiarisono i soggetti privati e loro consorzi, proprietari di superfici boscate, i Comuni e loro consorzi e PMI, le Piccole e Medie Imprese.

Tipologia di sostegno. Contributo in conto capitale a fronte di costi sostenuti: l’operazione va dai 30.000 ai 400.000 Euro.

Per quanto riguarda l’intensità, purtroppo, il limite è stato posto al 40%, come prescritto dal regolamento. Probabilmente questo limite si può riassociare alla 124 o alla 123, specificatamente riferito a questo bando che si sta chiudendo, per cui la percentuale di sostegno è timida.

Le condizioni di ammissibilità sono le stesse delle altre sottomisure. Sono previsti gli importi e le aliquote di sostegno a copertura dei costi delle indicazioni che abbiamo appena visto.

Il sostegno pubblico copre vari ambiti di interesse per la castanicoltura da legno. I castanicoltori e le imprese di trasformazione del legno di castagno possono trovare varie opportunità di finanziamento, come abbiamo visto.

Occorre tener presente che i soldi non spesi “tornano alla casa”!

Gli uffici nostri sono sempre a disposizione per qualsiasi problema. Le porte sono sempre aperte.

Per concludere: la misura prevede un contributo comunitario di oltre nove milioni di Euro, a cui va aggiunto il contributo statale nazionale; in totale, dovremmo stare intorno ai venti, ventidue milioni di Euro.

Ringrazio per l’attenzione, mi scuso di essere stato un po’ prolisso, e non molto specifico, per poter rispettare i tempi indicati dall’organizzazione del Convegno.

 

 

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