Presentazione delle relazioni

 

3. RELAZIONI

 

Moderatore Dottor Grassi:  Informazioni logistiche.  Introduzione

Chi vuol porre domande ai Relatori le scriva cortesemente sul foglio appositamente predisposto, che è stato dato dalla Segreteria in fase di registrazione ai convenuti, e che resta in distribuzione all’ingresso. Le domande saranno passate a me ed io le smisterò ai Relatori che possono dare le risposte specifiche subito dopo la loro esposizione.

Chi intendesse partecipare poi al pranzo con menu a base di castagne, organizzato dal Ristorante La Longarina, si prenoti  registrandosi alla Segreteria.

 

 Cominciamo, adesso, con le relazioni.  

Vi annuncio che il Professor Luigi Portoghesi, che avrebbe dovuto parlare dopo la Professoressa Romagnoli, non verrà: purtroppo, non sta bene. Seguiremo dunque il seguente ordine:

 

PRESENTAZIONE

Francesco Carbone – Università degli Studi della Tuscia di Viterbo

 

RELAZIONI

3.1 “Celebri archetipi, nuove architetture: castagno sempre bene, ma ...

Felice Ragazzo – Università La Sapienza di Roma

 

3.2 “L'impiego strutturale del legno di castagno: solo storia o una prossima realtà?

Manuela Romagnoli – Università degli Studi della Tuscia di Viterbo

 

3.3 “... E le risorse? Rivolgersi al PSR 2014-2020!

Gianluigi D. Fiore - Regione Lazio

 

3.4 “La sfida economico-ambientale dei cedui castanili nel Parco dei Castelli Romani

Antonio Fegatelli – Parco Regionale dei Castelli Romani

 

3.5 “Un ponte tra passato e futuro della gestione forestale locale!

Leandro Dominicis, Giampiero Cantiani, Stefano Cuppellini - Sportello Forestale XI C.Montana

 

3.6 “Una sintesi positiva: la complessa arte dell'imprenditore del legno per sopravvivere fra tradizioni, esperienza, imprenditoria, mercati, ambiente e contributi pubblici!

Dino Tecchio – T.C. Segheria di Tomiozzo C & C.

 

3.7 “Castagneti: belli si, ma quanto sono delicati!

Applicazione della lotta biologica per il controllo del cinipide del castagno

Alberto Alma – Università degli Studi di Torino

 

3.8 “Ma il MIPAAF non è stato a guardare....

Alberto Manzo – Ministero Agricoltura e Politiche Forestali

 

 

 

 

 RELAZIONI:   

 

 

 

Francesco  CARBONE

 

Presentazione delle  Relazioni

 

 

                                               (Il dott. Giorgio Grassi)

 

 

Presentazione del Moderatore Dottor Grassi

La sezione tecnico-scientifica del Convegno viene aperta dalla presentazione del Dottor Francesco Carbone.

Egli ha impostato l’insieme del Convegno, contattato e integrato i relatori, organizzato le esposizioni.  A lui va il sentito riconoscimento di noi tutti.

Il Dottor Francesco Carbone  conduce ricerche e progetti nell’Università della Tuscia (Viterbo), Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF).  Ha acquisito ampia esperienza nel comparto legno di castagno (e non solo), interessandosi soprattutto degli aspetti finanziari ed economici, dalle risorse rese disponibili dall’U.E. sino ai costi gravanti su ogni Operatore della filiera castagno.

 

                                       (Il prof. Francesco Carbone)

 

 

Dottor  Francesco Carbone.

Grazie a tutti per essere venuti oggi a questa iniziativa che mi auguro veramente proficua e costruttiva.  Le premesse ci sono e, ognuno nel suo ruolo, dobbiamo mettercela tutta per raggiungere gli obiettivi che stiamo auspicando.

Un sentito ringraziamento va all’Alveare che ha reso possibile la realizzazione di questo evento in termini di impegno di risorse, soprattutto umane.  Un ringraziamento particolare rivolgo alla disponibilità che hanno dato i diversi relatori. E un altrettanto forte ringraziamento  va all’introduzione della  tematica  odierna  che ci ha fornito il Movimento dei Focolari attraverso la Dottoressa  Pace.

Le premesse che sono state qui dette, indicano che fondamentalmente, nel contesto attuale,  dobbiamo ragionare tenendo forte a mente che ci sono tre dimensioni che ruotano intorno alla realtà dei castagneti, castagneti in generale.

Esse sono:  l’uomo, l’economia e la biologia; questi sono i tre temi che in qualche modo vanno a intersecarsi tra loro oggi.  Questi tre temi hanno diversa natura e differenti problematiche e noi,  in qualche modo, in questo contesto di carattere piuttosto tecnico scientifico, vorremmo tentare di dare delle indicazioni pensando al futuro. La situazione è difficile in questo momento,  per certi aspetti è anche imbarazzante parlare di aspetti attuali che creano una difficoltà oggettiva, però dobbiamo anche pensare a ciò che potrà essere. È in questa direzione che dobbiamo ragionare. Le premesse sono state poste e, probabilmente, alla conclusione dei lavori, dovremmo, in qualche modo, anche evidenziare una disponibilità a fare. Quindi, tutti gli interventi che seguiranno non sono tanto un’analisi della situazione attuale, quanto un’apertura alle prospettive. L’attuale lo conosciamo, mettiamolo in cassaforte, adesso andiamo avanti.

In questa direzione il convegno ha una prima parte che è proprio focalizzata sul discorso di quali possono essere nuove prospettive d’impiego per il legno di castagno; non è un problema solo economico, assolutamente non lo è, perché il castagno è una risorsa rinnovabile e, qualora venga gestita nei modi opportuni, conviene all’ambiente, dà quindi un contributo ambientale; dà un contributo sociale, perché rappresenta un’opportunità economica, dà un contributo anche, nel discorso della bioeconomia, alle relazioni tra ognuno di noi perché ci arricchisce. Quindi, la prima parte è finalizzata a questo inquadramento.

Nella seconda parte andremo, in qualche modo, a individuare, o a prendere consapevolezza di quella che potrebbe essere una prospettiva, un modo diverso anche di lavorare, il che ci viene fornito dal contributo del Signor Tecchio. Inoltre verranno anche evidenziati quelli che sono le opportunità cui agganciarsi per poter andare oltre.

Vorrei sottolineare l’importanza che ha la proposizione di domande da parte dei presenti.  Ognuno di noi, relatori e non, segue un proprio filo logico, partendo da un’analisi e finendo a conclusioni proprie. Ma per poter approfondire le tematiche che si trattano, servono degli input trasversali. Perciò  vi invito a partecipare attraverso domande, quesiti, osservazioni e commenti.  E’ fondamentale per poter scardinare il sistema e anche fare delle proposte.

Grazie, buon lavoro.

 

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