Claudio Botti, Presidente dell’Alveare e Coordinatore del Convegno

Il Presidente Claudio Botti e il Moderatore Ivo Grimaldi                                                                                             (indietro)

1.  PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO E INTRODUZIONE AI LAVORI

 

    Botti Claudio, Presidente dell’Alveare e  Coordinatore del Convegno

 

Buongiorno e benvenuti.  Ringrazio tutti i presenti. Ma anche gli assenti,  tutte le persone che abbiamo contattato  proponendo e preparando questo convegno,  perché tutti (amministratori, cittadini in genere) si sono dimostrati favorevoli e interessati a un percorso di valorizzazione del patrimonio boschivo locale. A Rocca di Papa hanno partecipato a questa iniziativa diverse associazioni (Avis, Centro anziani, Comitati di quartiere, altre associazioni culturali)  e la Scuola, con la quale proseguiamo in un cammino iniziato già in passato.

L’Alveare ha due obiettivi principali:

- collaborare con la scuola, che dà le basi formative, perché senza scuola non c’è futuro;

- collaborare strettamente con  gli amministratori, collegandoli ai cittadini.

Portiamo il nostro contributo di volontariato per ciò che riguarda il patrimonio boschivo.  Quello di Rocca di Papa è importantissimo, in quanto amministratori locali lungimiranti hanno acquistato qualche anni fa circa 900 ha di bosco, costituendo così una ricchezza inestimabile. Ma l’attività forestale riguarda molti altri Comuni del territorio dei Castelli Romani, dei Monti Prenestini e limitrofi, e l’Alveare è consapevole che per valorizzare al meglio questa risorsa è necessario agire insieme, tutti insieme.   Mi rendo conto che raggiungere l’obiettivo è difficile, dobbiamo dissodare il terreno e quindi  piantare questi semi di collaborazione, di  partecipazione e farne crescere le piantine sino a dar frutti. Ma va fatto, affinché un domani i nostri figli (ma poiché tra voi vedo qualche capello bianco, dico anche i nostri nipoti), ne possano raccogliere i risultati.  In questo ci vuole molta umiltà e molto impegno.

 Noi siamo un’associazione di volontariato. I soci e i collaboratori dell’Alveare, che si sono dedicati in maniera quasi totale a organizzare l’odierno convegno, si incontrano una volta a settimana, il mercoledì, per parlare di castagni, di ambiente, per studiare progetti, ognuno con le sue competenze specifiche. Di castagne si intende, e in questo convegno ha dato il più valido contributo per la sua realizzazione, il dr. Giorgio Grassi nostro concittadino, il quale si è adoperato, naturalmente nell’ambito delle sue competenze, per portare qui a Rocca di Papa i relatori odierni.  Che io ringrazio in modo particolare, in maniera sentita: mi riferisco al prof. Giannini, al prof. Carbone, al dr. Testolini, al dr. Manzo (il Moderatore dell’assemblea ci illustrerà i meriti di ognuno). Un ringraziamento particolare va al prof. Bellini, che non ha potuto essere presente tra noi per gravi motivi di famiglia, e al dr. Vezzalini che con lui collabora e qui lo rappresenta. Qualcuno mi ha detto “ma tu hai portato le eminenze grigie”, riferendosi ai capelli bianchi di molti relatori ed esperti, ma io dico “senza radici non si va avanti, un albero può essere forte e bello ma senza radici muore”.

E’ doveroso ringraziare ufficialmente ma sentitamente anche gli Amministratori presenti.   Senza di loro non si può procedere in alcun senso, e voglio fare con soddisfazione un piccolo accenno ai risultati ottenuti dall’Alveare (nei due anni e mezzo di attività sul territorio di Rocca di Papa e non solo su questo comune) nei confronti dei nostri amministratori. Da essi sempre abbiamo ottenuto sostegno (anche se qualcuno non lo sa, o se altri hanno criticato) e lo testimoniano i seguenti fatti positivi:

quando  con gli amici ci interessammo al grave problema emergente costituito dal  cinipide, andai dal nostro Sindaco (che vedo in sala e ringrazio vivamente),  segnalandogli che c’era sull’argomento un convegno a Viterbo: subito mi diede la delega per andare e rappresentarlo e poi informarlo. Da lì nacque tutto un discorso, un cammino: si partì dal cinipide per evidenziare quanto è necessario tutelare l’intero patrimonio, difenderlo dalle malattie e salvaguardare l’ambiente;

accadeva inoltre che il Parco dei Castelli (che ringrazio per il patrocinio e per la  presenza odierna)  non partecipasse agli incontri tecnici che nel territorio di sua competenza si organizzavano  sul cinipide, e la sua assenza veniva criticata fortemente. In realtà si trattava solo di incomprensioni (non di difficoltà tecniche né politiche) che l’Alveare ha chiarito semplicemente favorendo il dialogo, sedendo a tavoli, parlando ed esponendo i problemi, ricercando e ottenendo soluzioni comuni;

stesso modo di agire tra Alveare e locale Comunità Montana.

A proposito, segnalo che buona parte della riuscita di questo convegno è dovuta al Presidente della Comunità Montana XI del Lazio, dr. De Righi, e all’impegno delle impiegate del suo GAL;  l’Alveare li ringrazia.

Gli amministratori sono il necessario, indispensabile supporto per conseguire risultati efficaci sul territorio. Adesso i tempi sono maturi perché da tutte le parti è stata data  disponibilità a voler lavorare, a impegnarsi, a voler risolvere, e penso che sia questo che conta per tutti noi.

Gli obiettivi comuni da perseguire sono molti. Ma la prima cosa da fare è sensibilizzare le nostre autorità superiori, a partire - se occorre - dal Presidente della Repubblica,  per risolvere al più presto possibile il problema di effettuare i lanci di Torymus (l’antagonista del cinipide) anche nelle zone protette quali sono i Parchi, facendo cambiare quegli aspetti della legislazione - europea e nazionale - che ancora lo impediscono. Occorre fare nei nostri boschi un intervento massiccio di lotta biologica e, così, guadagnare anni preziosi. Dobbiamo attivarci tutti, farci sentire, per conseguire gli obiettivi che sono tanto del Ministero (in proposito il dr. Manzo ci riferirà tra poco),  quanto degli Enti territoriali: vedo che in sala ci sono operatori castanicoli di Segni, di Lariano, di altri comuni dell’area dei Castelli Romani e Monti Prenestini, ma anche esterni;  mi auguro che in sala ci siano anche molti amministratori, che sollecito ad attivarsi su questo obiettivo.

Abbiamo cominciato in pochi e, piano piano, ora qualcuno dice che siamo diventati tanti. Non lo so. Ma certo sono convinto che il nostro patrimonio boschivo darà una risposta ai nostri figli e nipoti se noi, tutti insieme, svolgeremo il nostro compito, impegnandoci su questi punti fondamentali:  dare informazione, divulgare anche capillarmente le notizie,  far conoscere per far crescere e preparare gli operatori. Alle giuste informazioni seguiranno le scelte, da decidere insieme (tra tutti gli operatori, politici e non politici, amministrativi e non). 

Il mio invito parte dalla scuola, la sede privilegiata per puntare a un cambiamento, a  un futuro diverso, migliore.

Ringrazio tutti sentitamente.

 

Per tutti gli aspetti logistici della giornata, invito i presenti a leggere i fogli interni alla cartellina che la Segreteria sta distribuendo.

Chi vuole aderire all’impegno profuso dall’Alveare per organizzare il convegno, può versare un libero contributo economico nel contenitore posto all’esterno di questa sala: il raccolto sarà devoluto alle Suore che gratuitamente oggi ci ospitano, per coprire parte del disturbo arrecato. 

In Segreteria è possibile prenotarsi per partecipare al pranzo (a menu e costo fissi) che seguirà al convegno.  In proposito le castagne, qualora fossero opportunamente proposte dai ristoratori locali, potrebbero essere ben valorizzate quale piatto tipico e tradizionale di Rocca di Papa.

 

 

 

La presidenza del convegno passa ora al Moderatore dottor  Ivo Grimaldi:  egli condurrà l'incontro con la competenza e l'esperienza  acquisite quale Direttore generale dell’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) e  quale Dirigente generale del CNR.

 

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