La proposta del Parco dei Castelli

 

 

I ragazzi che piantavano gli alberi: stop talking - start planting

 

Premessa

Le attività di educazione ambientale che vengono proposte, e che possono riguardare aspetti più o meno specifici del territorio del Parco, debbono consentire il raggiungimento di alcuni obiettivi in riferimento all’alunno che partecipa a queste attività.

 

Sul piano affettivo-emotivo il ragazzo deve tornare a casa avendo  sperimentato un’attività che l’abbia coinvolto e divertito. In qualche modo deve associare la parola “Parco” a “bello” ad un’esperienza positiva.

 

Sul piano cognitivo il ragazzo, oltre a nuove conoscenze relative specificamente all’argomento oggetto dell’attività, dovrà su un piano più generale maturare la consapevolezza che il Parco “fa qualcosa per…” in riferimento all’oggetto dell’argomento trattato. Nella attività proposta che  riguarda il bosco il “che cosa fa il Parco per tutelare quel bene”. Su un piano più individuale inoltre è importante fare in modo che l’esperienza consenta al ragazzo di apprendere qualcosa anche su se stesso.

 

Sul piano dell’esperienza, l’attività deve prevedere qualcosa di pratico da far fare ai partecipanti. La domanda è: che cosa ha fatto di pratico?

 

 

Il progetto

 

Il progetto riguarda le terze elementari e si sviluppa sugli ultimi tre anni scolastici della scuola primaria.

 

L’approccio metodologico si basa sul far fare ai ragazzi un’attività pratica che stimoli un successivo lavoro di riflessione sulla e della attività svolta. Riflessione che può avere due momenti: uno immediato all’esperienza ed un successivo lavoro in classe. Come ho appreso? Cosa ho appreso?  L’utilizzo di tecniche “nuove” per i ragazzi e la creazione di un spazio decontestualizzato promuove curiosità e apertura all’esperienza.

 

Basato sul libro di Jean Giono, "L'uomo che piantava gli alberi", nel primo anno consiste di un'uscita basata sulla raccolta di ghiande, ricci e altre sementi che poi verranno piantati dai dipendenti del Parco in degli appositi vasi contenenti il nome di ciascun alunno.  A questa uscita seguirà un incontro in classe per far emergere le sensazioni e le emozioni create da questa prima esperienza. Durante l'anno verrà monitorata la crescita di quanto piantato e i risultati saranno comunicati ai docenti.