L'assemblea nazionale della Città del Castagno

Il prof. Alberto Alma introduce la relazione sulla lotta al cinipide

Lunedì 16 dicembre 2013 scorso si è svolta a Torino l’Assemblea Nazionale della Città del Castagno a cui hanno partecipato il nostro presidente C. Botti e F. Pagliuso.

L'ordine del giorno era il seguente:

1. Comunicazioni del Presidente;
2. Lotta biologica al Cinipide galligeno: relazione del Prof. Alberto Alma e Dott. Chiara
Ferracini - Università di Torino – sullo stato attuale e sui risultati positivi raggiunti in
Piemonte;
3. Stato dei lavori del Tavolo Ministeriale e Progetto BIOINFOCAST: - informazioni;
4. Statuto dell’Associazione Nazionale Città del Castagno:- approvazione modifica;
5. Rendiconto finanziario 2012 e valutazione finanziaria dell’Associazione: - approvazione;
6. Elenco soci e verifica versamento quote 2013: - aggiornamento;
7. Programma operativo annuale e pluriennale: - approvazione;
8. Varie ed eventuali.

La riunione si è tenuta nell’aula A del Dipartimento DISAFA dell’Università di Torino. Il DISAFA collabora strettamente con l’Associazione Città del Castagno nella lotta al cinipide. Erano presenti rappresentanti di molte regioni italiane, dalla Calabria alla Puglia; dalla Toscana al Trentino e, naturalmente, dal Lazio al Piemonte.

Dopo il benvenuto del Presidente dell’Associazione, Ivo Poli, il prof. Alberto Alma, promotore della lotta al cinipide condotta con l’antagonista naturale, il torymus, ha introdotto la relazione della sua collaboratrice dott.ssa Chiara Ferracini sui risultati ottenuti in Piemonte.

 

Lotta al cinipide

La prima parte della relazione ha illustrato il processo di deterioramento delle piante causato dall’infestante, con la formazione delle galle, escrescenze provocate dal deposito delle uova del cinipide; l’inaridamento delle foglie e quindi l’indebolimento dell’intera pianta. Ci ha mostrato l’area geografica interessata all’infestazione, sia in Italia che in Europa; ha illustrato quindi il comportamento del suo antagonista, il torymus, che si nutre delle larve del cinipide.

Nella seconda parte la dott.ssa Ferracini ha descritto le operazioni necessarie per la riproduzione del torymus, dal prelievo delle galle alla loro sistemazione in scatole predisposte con due provette inserite in altrettanti fori della scatola; l’attesa dello sfarfallamento degli insetti, la loro raccolta e sistemazione nei provettoni  (10 femmine e 5 maschi). Al termine degli accoppiamenti e la conseguente moltiplicazione degli insetti le provette possono essere distribuite per il rilascio nell’ambiente.

Infine, nella terza parte, la proiezione dei dati quantitativi mostra l’effetto benefico radicale ottenuto in Piemonte: nel territorio di Cuneo, il primo in cui si è manifestata l’infestazione ed il primo in cui si è sperimentata la “terapia al Torymus” le piante hanno ormai riguadagnato il loro aspetto verde e florido, al punto che i tecnici e i ricercatori hanno smesso la frequentazione, non più necessaria.

 

Lancio del torymus nelle zone protette

La questione è stata posta dal nostro presidente: per la normativa europea non si potrebbe lanciare il torymus nelle aree protette, secondo il principio che non può essere importata fauna non autoctona.  Naturalmente, la norma deve essere applicata anche nel Parco Regionale dei Castelli Romani,  con la conseguente teorica  impossibilità dell’attuazione della lotta al cinipide con l’antagonista naturale.

La questione è nota ovunque in Italia ed ha provocato diversi comportamenti. A Cuneo la questione è stata affrontata tranquillamente,  in accordo con l’Istituto Fitosanitario che, negli altri territori, è l’ente che blocca le operazioni per il rispetto della norma europea.

 

La partecipazione dell'Alveare alla lotta al cinipide

Il  primo obiettivo che l’Alveare si è posto, fin dalla sua nascita, è stata la lotta al Cinipide del Castagno. All’inizio ne sapevamo davvero poco ed è soltanto grazie alla competenza e alla disponibilità di Giorgio Grassi che siamo riusciti a entrare in contatto con i più qualificati centri di ricerca italiani. Ora possiamo dire con soddisfazione che la guerra biologica su cui abbiamo puntato sta iniziando a dare i suoi frutti. Crediamo quindi  che sia utile, perché chiunque sia interessato possa farsi un’idea dei progressi ottenuti, proporre le diapositive con i dati numerici e qualitativi della presentazione in aula della dott.ssa Ferracini (allegate in fondo alla pagina) ed il link al sito dell'Associazione Nazionale Città del Castagno dove è pubblicato l'articolo "Bioinfocast 2014 - progetto di lotta biologica al cinipide galligeno del castagno", il progetto a cui l’Alveare sta partecipando attivamente attraverso i propri esperti e che sta dando i primi risultati .

 

In allegato le diapositive della relazione AGGIORNAMENTO SULLA DIFFUSIONE DEL CINIPIDE IN EUROPA E SULLA LOTTA BIOLOGICA IN ITALIA: