Sagra dell’Acquata e della Caldarrosta a Patrica

                                    (Patrica)

 

 

Sagra dell’Acquata e della Caldarrosta

 

 

Località Patrica (Frosinone)

 

Data Solitamente è la III domenica di ottobre

 

La sagra

La tradizionale e antica Festa autunnale delle castagne, è diventata verso il 1970 Sagra delle castagne, poi Sagra dell’ “acquata” (vinello leggero) “i dulla callarosta”.

Cenni storici e geografici

Nel 817 il Castrum Patriciae fu donato da Ludovico I figlio di Carlo Magno, al papa Pasquale I. Fu poi feudo dei Ceccano, dei Conti, dei Santacroce, infine dei Colonna (dal 1625 al 1816). In ribellione alla Restaurazione, una banda di briganti patricani annoverava l’unico prete brigante che si sappia e il primo storico del brigantaggio. Nell’800 crebbe una ricca borghesia; nel 900 si è parzialmente spopolato. Vi nacque il compositore di musica sacra Licinio Refice, cui è intestata una banda musicale tra le più rinomate del Lazio.

Patrica è a 450 m s.l.m., occupa 27 kmq e ha ca. 2900 Patricani. Posta sui contrafforti orientali dei calcarei Monti Lepini; a Sud e ad Ovest è protetta dai monti Cacume (m 1095), Acuto (827), Sentinella (1110), Salerio (1439), Alto (1416); a Est guarda alla valle del fiume Sacco e a Frosinone.

 

Cosa c’è da vedere

-     La parte antica del borgo (addossata alla ripida pendice del monte, è quasi tutta in pietra, percorsa da strette stradine e scalinate irregolari; in alto, nella Cittadella del ‘500 su base medievale, dominano il Palazzo Spezza che ha bel parco con figure mitologiche, e la Chiesa di S. Pietro). Palazzo Colonna (residenza patrizia di campagna in loc. Tomcella, di fronte al fiume Sacco). Quercia del Tufo (in contrada Tufo, loc. Casetta del Colle: roverella alta 35 m, di 7,2 di circonferenza, ca. 700 anni). 

-     Escursioni al monte Cacume (conico appuntito, calcareo, di m 1095, con croce alta 14 m del 1903; dalla vetta c’è bel panorama a 360 gradi).

-     In auto da Supino, una carrozzabile porta al Pian della Croce, da cui si sale a piedi ai monti Salerio (m 1439) e Malaina (1480).

 

Principali manifestazioni

-     Gennaio: Polenta di S. Antonio

-     1 maggio: Sagra delle Fettuccine.

-     Maggio: Salita alla Croce del Monte Cacume.

-     25 e 26 luglio: Fiera di S. Anna.

-     Agosto: Concerti d’Agosto, poesia e musica. 

-     16 agosto: Festa Patronale di San Rocco (è la principale manifestazione civile e religiosa, che richiama anche gli emigrati).

-     Novembre: Concorso Nazionale per Radioamatori (in memoria di Riccardo Moretti, locale pioniere delle trasmissioni radio).

La coltura nel territorio

Lo stemma comunale (un monte con un riccio di castagno) e i castagneti che tuttora si estendono alle spalle di Patrica e verso Supino, testimoniano l’importanza economica che la coltura aveva nei secoli passati. Nelle quote alte si trovano ancora vecchi impianti a sesti regolari con distanze relativamente ampie, altrove predominano le piante sparse. La tecnica colturale è quella della castanicoltura tradizionale delle aree interne in progressivo abbandono. Un tempo erano applicati l’ innesti a zufolo, impalcatura a 200 cm dal suolo (ma più alta negli alberi vicini o dentro all’abitato), forma a vaso di 3, 4 branche principali, la potatura (quando era applicata) a turni non inferiori ai 5 anni.

                                                  

Le varietà

Nel circondario è coltivata soprattutto la ‘Camisella’, molto apprezzata e meritevole di valorizzazione, perchè sbuccia con gran facilità e ha polpa dolce, cioè è ottima per le caldarroste. L’albero ha vigoria media; la pezzatura dei frutti è piccola (più di 85 frutti in un kg), la forma tende all’emisferico ed è piena (larga cm 2,6, spessa cm 1,5, lunga cm 3 più 1 di torcia); il pericarpo è marrone scuro ramato con strie nere evidenti e per nulla rilevate, ilo di media ampiezza a contorni per lo più curvilinei, ma anche rettangolari; l’apice del frutto ha pelosità argentea poco diffusa, ma evidente, la torcia è lunga (1 cm ca.) e argentea; l’episperma stacca bene, la polpa è croccante e bianca; la percentuale di frutti doppi è bassa. Matura da metà settembre, o poco dopo, a metà ottobre.

Utilizzazione della frutta

Piatti a base di castagne, definibili tipici e tradizionali di Patrica, non ci sono: le castagne si consumano localmente in zuppe con legumi, e come caldarroste, o bollite, essiccandone una piccola quota. Non c’è utilizzo artigianale, né industriale; mancano forme associative. La destinazione prevalente è all’autoconsumo e ai vicini mercati del fresco. Sui mercati provinciali la Camisella gode di buon nome, sino alla metà del ‘900 i contadini portavano sacchi e ceste piene su quasi ogni piazza, ben oltre Ceprano, e tuttora ne ricavano reddito discreto.

 

Organizzazione e informazioni

-     MunicipioVia del Plebiscito 1,  03010 Patrica (FR), tel. 0775 222003, 0775 807828,  www.patrica.info .

 

Come arrivare

 -  Da autostrada RM NA (A 1): uscita Frosinone, poi a SO sulla SS 156 per Latina; Patrica è a ca. 17 km da Frosinone.

 

Autore della scheda Giorgio Grassi

 

(La scheda è stata compilata nel 2014, qualche indicazione, quindi, potrebbe essere non più attuale)