Progetto Scuola 2016 - Con gli alunni delle elementari a Valle dei Caprari
Il sentiero che conduce a Valle dei Caprari è un po’ in salita. Mentre gli alunni delle due classi elementari procedono entusiasti e vocianti, guidati dalle maestre e dai guardiaparco, sono rimasto un po’ indietro, una ventina di metri: ho avuto la sensazione di un passaggio di testimone tra me, la mia generazione, e questa nuova (il ricordo di tanti giorni d’estate sotto il fresco degli alberi, quanta strada, a piedi o in bicicletta!).
I guardiaparco li sollecitano con domande: “conoscete questo fiore?”, “come si chiama quel monte"?
Valle dei Caprari è sorprendente: una spianata in mezzo a “I Monti”, una valle nel versante nord-est della cinta dei Campi d’Annibale. Una vecchia baracca in disuso e un manufatto di legno, preso d’assalto dalla scolaresca ed è iniziata la ricreazione: da cartelle e zainetti sono spuntati panini e pizza. (Click per la galleria di fotografie)
Poi Cinzia: “Sapete misurare l’altezza di un albero?”
Intervengo io: “Certo, basta misurare l’ombra e poi....”
“E se è nuvoloso?”
Sono rimasto a bocca aperta, che figura!
E Cinzia, Sandra, Daniele e gli altri mostrano ai bambini come si fa: misurano l’albero in prospettiva, con una matita; poi ribaltano la matita e la misura si può fare a terra, dal manufatto ad un alunno messo lì come riferimento. E tutti gli alunni provano, chi con successo, chi con qualche fatica.
Per arrivare alla valle dei Caprari, e per tornare a scuola, gli alunni e le maestre hanno potuto usufruire degli scuolabus, messi a disposizione dell’amministrazione Comunale: altro motivo di festa e di clamore.
Non meno coinvolgenti i seminari in classe, non solo nozioni e proiezioni di fotografie di boschi e di alberi. (Click per la galleria di fotografie)
Gian Pietro, da Frascati, ha il piglio dell’insegnante, rigoroso, esigente; tiene la classe con autorevolezza. Leandro, allenato con il figlio, sa come trattare i bambini! Giorgio è ormai conosciuto da alunni di tutte le età. Con Giorgio è arrivato in classe Piero Mancini, artista del legno e amico dell’Alveare, che ha mostrato ai ragazzini, rapiti, concrete azioni di lavorazione, con la pialla... Cinzia e i guardiaparco arrivano in aula con gli alberi: delle canne su cui sono disposte foglie di diverse piante e gli alunni sono esortati a riconoscere i castagni, le querce, gli aceri.
Sono state tante, quest’anno, le classi elementari che hanno partecipato alle passeggiate naturalistiche e ai seminari in aula, tutte le classi (escluse le prime) di tutti i plessi di Rocca di Papa:
· Centro urbano;
· Campi d’Annibale;
· Colle delle Fate;
· Suore d’Ivrea.
Per svolgere i seminari in aula, non essendo sufficienti i docenti amici dell’Alveare e quelli del Parco dei Castelli Romani, abbiamo chiesto soccorso alla Comunità Montana che ha risposto prontamente e concretamente impegnando gli agronomi dello Sportello Forestale.
Ed ecco i nomi dei docenti:
per conto dell’Alveare, Franco De Angelis, Giorgio Grassi e Piero Mancini;
quelli del Parco, con Cinzia Barbante in testa, Emanuele De Lellis, Maria Francesca Pinci e Sandra Nardi;
per la Comunità Montana, Leandro Dominicis, Gian Pietro Cantiani e Stefano Cupellini.
Franco Pagliuso
Gli alunni, attentissimi, seguono Piero Mancini