Note biografiche su Frances Minto Elliot

(La sepoltura di Frances Minto Elliot nel Cimitero Acattolico di Roma)

 

Frances Minto Elliot (1820–1898) fu una prolifica scrittrice inglese, soprattutto di diari di viaggio e di saggi sulla storia sociale di Italia, Spagna e Francia.Scrisse anche tre romanzi, critiche d’arte e schizzi di “gossip” talvolta scandalosi, per The Art Journal, Bentley’s Miscellany, e The New Monthly Magazine, spesso sotto lo pseudonimo di “Florentia”.

Attualmente quasi dimenticata, ai suoi tempi fu molto popolare con molte ristampe dei suoi libri sia in Europa che in Asia e negli USA.

La Elliot aveva una vasta cerchia di amicizie letterarie, fra cui Charles Dickens, Anthony Trollope e Wilkie Collins. Collins le dedicò nel 1872 il suo romanzo “Poor Miss Finch” e sembra che molto del contenuto delle conversazioni di Marian Holcombe nella sua “Woman in white” sia basato su di lei.

Charles Dickens fu un suo caro amico e cercò senza successo di mediare nella sua separazione da Gilbert Elliot.

Il 6 Marzo 1820 Frances Elliot era nata Frances Vickriss Dickinson a Farley Hill Court nel villaggio di Swallowfield, nel Berkshire, figlia unica di Charles Dickinson di Queen Charlton Manor, nel Somerset. Era un’ereditiera di 18 anni quando – come si legge su Wikipedia  – “la sua vita iniziò a prendere una piega complicata”.

L’8 ottobre 1838 sposò John Edward Geils di Glasgow nella chiesa di Swallowfield. Quindi la coppia partì per la Scozia, ma il matrimonio si rivelò un disastro. Dopo sette anni lasciò il marito e tornò a Farley Hill Court, denunciando l’adulterio di John con due cameriere e violenze contro di lei. Egli, da parte sua, cercò di impedirle l’accesso alle loro quattro figlie e la citò per ottenere il “reintegro dei suoi diritti coniugali”.

Nel 1865 Frances ottenne finalmente da una corte scozzese il divorzio e la custodia delle figlie, nonostante il caso, prima di essere cassato, si fosse trascinato fino alla House of Lords. A dispetto del fatto che ella fosse stata dichiarata parte lesa, si ritrovò socialmente ostracizzata dai circoli della classe alta in cui un tempo si era mossa e quindi decise di partire per l’Italia dove, alla fine, avrebbe trascorso gran parte della sua vita. Stando all’edizione del 1896 del suo libro “Roman Gossip”, una delle figlie dal suo primo matrimonio (anch’ella di nome Frances) più tardi sposò l’archeologo e storico dell’arte Marchese Chigi.

Nel corso delle lunghe procedure del divorzio, lavorò come giornalista per diverse riviste londinesi e divenne amica di Wilkie Collins, che scrisse anche per Bentley’s Miscellany. Fu attraverso Colins che conobbe Charles Dickens. Collins le aveva chiesto di recitare in The Frozen Deep nella rappresentazione amatoriale del 1857, una pièce che aveva scritto con Dickens.

Nel dicembre 1863 sposò il Molto Reverendo Gilbert Elliot, decano di Bristol, un vedovo di vent’ anni più anziano con 3 figlie della prima moglie. Tuttavia, nell’arco di tre anni, il matrimonio era già seriamente compromesso. Alla fine lasciò Elliot e tornò in Italia, anche se la coppia non si separò né divorziò mai legalmente.

Come autrice continuò a usare il nome da sposata, incorporandovi “Minto” per soprammercato, soprattutto nelle pubblicazioni inglesi. Gilbert Elliot era imparentato con i Conti di Minto. Il suo libro Old Court Live in France, del 1873, è dedicato a “Mia nipote La contessa di Minto”.

Francis Minto Elliot morì a Siena il 26 ottobre 1898, all’età di 78 anni. E’ sepolta nel Cimitero dei Protestanti di Roma, vicino alla tomba della sua seconda figlia, Mary Lucy, che era morta a Roma nel 1855 a 13 anni.

 

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