Serata agli spaghetti per i vincitori del concorso fotografico

 

Mercoledì 14 maggio molti di coloro che hanno partecipato alla prima edizione del concorso di fotografia “Francesco Pagliuso”, riservato agli studenti delle scuole medie di Rocca di Papa, si sono ritrovati a cena alla Longarina per festeggiare la buona riuscita dell’impresa.

La serata era dedicata ai tre ragazzi primi classificati e alle loro famiglie. Così, insieme ai giovanissimi Letizia Roic, Matteo Trinca, Melania Verde e ai loro genitori, hanno festeggiato il preside della Media Statale “Leonida Montanari” prof. Paolo d’Anna, la vicepreside prof.sa Flavia Vitali, la coordinatrice dei Guardiaparco dott.sa Cinzia Barbante, i membri della giuria Mario Giovanetti e Piero Botti, il nostro esperto di castanicoltura dott. Giorgio Grassi nonché diversi membri e simpatizzanti dell’Alveare. Lo scopo della riunione conviviale era quello di ringraziare nel modo più semplice e cordiale tutti quelli che hanno creduto nell’iniziativa e l’hanno resa possibile, a dispetto di una stagione che dal punto di vista atmosferico non poteva essere meno clemente.  

Al di là del menù alquanto frugale (il piatto forte erano gli ormai irrinunciabili “spaghetti all’Alveare”, una ricetta esclusiva che coniuga il tradizionale “aj’e ojo” ai capperi e ad altri misteriosi quanto gradevoli aromi), lo spirito della serata ricordava quello di un “terzo tempo” rugbistico, quando tutti i concorrenti si ritrovano dopo la competizione e festeggiano insieme, indipendentemente dall’esito della gara. L’importante, come hanno voluto sottolineare tutti gli intervenuti, era - anzi è -  di collaborare per raggiungere l’obiettivo: stimolare la curiosità dei Roccheggiani più giovani verso il nostro territorio, farglielo conoscere e lasciare che la sua bellezza incommensurabile li conquisti.

E’ questo il senso delle parole pronunciate dal presidente dell’Alveare, Claudio Botti, il quale non si stanca mai di ripetere che se ai nostri ragazzi non riusciamo a trasmettere l’attaccamento ai nostri boschi, Rocca di Papa non ha futuro. Ed è anche quello che ha voluto sottolineare il prof. D’Anna, convinto che iniziative di questo genere siano utilissime. Affiancare alla formazione scolastica il senso di appartenenza al proprio territorio, infatti, contribuisce a fare dei ragazzi i cittadini di domani.