Seminario sulla fotografia alla scuola media

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Giovedì 12 marzo scorso si è tenuto il primo incontro dei ragazzi delle III medie di Rocca di Papa con i fotografi Fabrizio Brunetti e Nicola Pagliuso, prima tappa di un percorso promosso dall’Alveare nell’ambito del più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio boschivo locale, che mira, nel caso specifico dei ragazzi delle scuole medie, a far riscoprire, attraverso un uso consapevole del mezzo fotografico, la bellezza e l’importanza del paesaggio.

Scopo di questo primo incontro, di carattere introduttivo e propedeutico all’uscita di gruppo prevista per il 27 e 28 marzo nei boschi del paese, è stato quello di dare ai ragazzi una serie di semplici consigli tecnici da mettere in pratica per realizzare buone fotografie, in vista di un’esposizione collettiva delle loro opere in una mostra che si terrà presso l’aula consiliare del Comune di Rocca di Papa.

 

Nei locali della biblioteca scolastica, alla presenza di docenti e dei due fotografi, i ragazzi hanno potuto visionare una scelta di immagini fotografiche selezionate appositamente per illustrare loro esempi pratici da utilizzare come modelli di riferimento, accompagnate dal commento di Annalisa Pagliuso, collaboratrice dell’Alveare, e da opportuni interventi degli esperti.

Partendo dall’analisi del tema proposto per gli scatti, “Il tronco, i rami, le foglie”, è stata sottolineata l’attenzione che si intende dare ai particolari piuttosto che alla globalità del paesaggio, sollecitando i ragazzi a ricercare scorci e soggetti semplici ma caratteristici del luogo.

Considerando che gli strumenti che gli studenti utilizzeranno saranno soprattutto telefoni cellulari, smartphone o macchine fotografiche compatte, sono state proposte loro delle indicazioni operative di facile applicazione, suggerendo di porre attenzione alla scelta dei soggetti, alla posizione della fonte luminosa e alla stabilità dell’inquadratura.

 

Si è accennato alla profondità di campo, elicitando le conoscenze pregresse dei ragazzi per quel che riguarda la prospettiva e la sovrapposizione dei piani nello spazio, ponendo l’attenzione alla possibilità di evidenziarli, in fotografia, grazie alla presenza di oggetti posti a distanze diverse. Si è insistito sulla tecnica della messa a fuoco, spiegando come essa permetta al fotografo di ritrarre ed indirizzare lo sguardo dell’osservatore su oggetti o parti dell’inquadratura da esso determinati; e su come sia possibile, anche per chi non disponga di apparecchiature che permettano di regolare il fuoco, ottenere dei risultati ottimali attraverso la scelta del punto di vista e la regolazione del campo e della distanza dal soggetto.

 

Molto suggestivo per gli studenti si è rivelato l’uso –quando ricercato e sapientemente dosato- del controluce, che permette, ritraendo solo i profili dei soggetti immortalati tra l’obiettivo e il sole, di creare effetti fortemente espressivi e fiabeschi. In opposizione alle ombre scure rivelate dal controluce, ancora più squillante si è rivelata l’ampia scala cromatica di una serie di scatti aventi per oggetto panoramiche del bosco in autunno: si è sottolineata l’importanza dei contrasti, delle variazioni dei toni, invitando i ragazzi a sfruttare la loro presenza in natura. Ugualmente importanti sono apparse le contrapposizioni delle linee e dei diversi piani, che gli spettatori sono stati invitati a ricercare nell’insieme dell’immagine, per notare come l’uniformità generi stabilità e compostezza e, al contrario, lo scontro e la variazione determinino un effetto di disarmonia e di movimento.

 

Durante l’intervento i ragazzi sono stati invitati spesso a porre domande e a riflettere su questioni; alcuni di loro hanno avanzato osservazioni stimolanti e sempre sono apparsi interessati e coinvolti nella discussione.

Ci aspettiamo una partecipazione e un coinvolgimento altrettanto entusiasti ai prossimi appuntamenti di questo progetto, il cui esito dipenderà largamente dall’energia e dalla forza di questi ragazzi.